Vademecum? Anche no!

English: Stanley Kubrick was a Look magazine p...

…”E ti conviene sperare che non accada niente a me. Perché se muoio io…muori pure tu.”

Annie Wilkes in Misery non deve morire

Marzullo, ormai è risaputo, ha creato dei mostri: domande a cui è impossibile rispondere in modo intelligente. Anni fa, il Corriere della Sera aveva stilato una classifica di alcune risposte, la mia preferita rimane quella di Glenn Ford, che alla fatidica domanda a cui era impossibile sottrarsi: “Cos’è la notte per lei?”, rispose: “È la prima volta che me lo chiedono.” Insuperabile, inutile fingere un entusiasmo che non si ha, stroncandolo fin dall’inizio.

Ora invece imperversano i consigli degli scrittori, ancora una volta è un’impresa ardua non cadere nel già detto, come sosteneva Leo Longanesi: “non ho bisogno di consigli. So sbagliare da solo!”-

Ma prima o poi tutti tentano di rispondere in modo originale alle domande dei lettori e aspiranti scrittori su come si inizia a scrivere e quali sono le motivazioni per farlo.

Tra tutti gli intervistati, io ho un debole per Stephen King, soprattutto per i film tratti dai suoi romanzi, autore di moltissimi best sellers, tra cui un noto saggio sulla scrittura, Autobiografia di un mestiere.

Ogni volta che osservo qualche foto di King, rimango ipnotizzata dalla montatura dei suoi occhiali che variano nel corso degli anni, quelli anni ’70, degli ovali imbarazzanti, sono ora diventati più esili, con lenti spesse come due fondi di bicchiere, che incorniciano un viso indurito illuminato dagli occhi chiari e un sorriso che si apre quasi squarciando i lineamenti. Così quando afferma: “I work until beer o’clock”, fornisce in fondo tutto quello che c’è da sapere, lavorare sodo a quello che si ha in mente, con costanza, tutti i giorni e poi concedersi una meritata pausa, lui evidentemente la birra, gli altri quello che vogliono. Come del resto fece Kubrick ignorando la sceneggiatura scritta appositamente per The Shining, concentrandosi sui meccanismi interni della famiglia Torrance, insieme alla scrittrice Diane Johnson, alla faccia di King e dei suoi lettori. Dopo quel film è obbligatorio tenersi alla larga dagli alberghi sperduti in mezzo al nulla, eventuali cloni dell’Overlook Hotel, che esiste veramente.

L’altra categoria da cui scappare a gambe levate, è la fan devota, pericolosissima, quella che finge di interessarsi all’opera omnia di uno scrittore che ammira, prende moltissimi appunti, e aggiunge ad ogni frase un tono mortificante: le mie non sono che sciocchezze, non è che un umile tributo, non sono che piccoli pensieri che non potranno mai uguagliare il suo grande talento…e però diffonde ovunque le sue umili note, e pian piano si trasforma senza che nessuno gliel’abbia richiesto in biografa di autori accuratamente selezionati, compilatrice full time di vite altrui, collezionando tutto quello che può raccattare in giro. Offre i suoi servizi gratis, segnalando a chi di dovere alcune piccole discrepanze che ha riscontrato nelle serie di scritti analizzati con perizia, appellandosi a una logica infallibile, perché lei nella sua follia ragionata conosce tutto a memoria ed è l’ammiratrice numero uno. Impossibile sfuggire al controllo maniacale dei fan devoti, non ti danno tregua, la passione si è già trasformata in ossessione, sostituirsi a qualcun altro fino a prendere il suo posto.

L’unico predicatore che continuo ad ascoltare con piacere è D. R. Hooker, di cui si è persa ogni traccia.

 

13 pensieri su “Vademecum? Anche no!

    1. Sì, la risposta acuta sempre pronta è difficile se uno arguto non è…io mi riferivo più che altro alla tendenza dilagante di scrivere manuali che insegnano a fare qualsiasi cosa, mentre il talento non si impara, si può migliorare…

  1. Interessante ed ironico post….in un mondo di opinionisti e presentatori dalle domande impossibili quando le risposte…
    che cos’è la notte? quando spengo la luce e occhi
    che cos’è il giorno? quando riapro entrami.

    viva la televisione spenta!

    ciao Carla
    buona settimana

    1. In effetti la televisione non la vedo mai, e ormai per me Marzullo coincide con le imitazioni di Crozza :)…ciao Marta, buona settimana anche a te, mercoledì portati una giacca a vento perché si va in un’altra isola…

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