Della visita al Pozzo di San Patrizio ho ormai un ricordo vago, la giornata finì in un pub della periferia di Dublino con i baristi in condizioni imbarazzanti, battuti dalla Guinness. Pinte di birra o meno, un brindisi in onore del santo è d’obbligo.
Protettore degli ingegneri – fu lui a suggerire l’utilizzo della malta – viaggiò moltissimo, attraversò luoghi antichi impronunciabili, tornò in Irlanda dopo una peregrinazione di quindici anni sognando il ritorno a Tara – e pure Rossella O’Hara farà lo stesso nella sua Tara oltreoceano.
Risoluto nel voler ottenere il permesso da re Laoghaire di diffondere il cristianesimo nell’isola smeraldo, convertì le figlie del re e confuse le idee ai druidi locali, spiegando la trinità con un trifoglio, mostrando le tre foglie unite da un unico stelo.
Tra i suoi scritti non poteva mancare la sua benedizione al viaggiatore:
Che la strada sia al tuo fianco
Che il vento ti sia sempre alle spalle
Che il sole splenda caldo sul viso
Che la pioggia cada soffice sui campi
E finché non ci incontreremo ancora
Che Dio ti tenga nel palmo della sua mano.
Splendida benedizione! Non la conoscevo e mi piace assai! Grazie
Sai che quando ho letto “San Patrizio” ho pensato al pozzo che si trova ad Orvieto: grande opera d’ingegneria….
Mi sa che ora dovrò andare su Wiki e conoscere anche l’omonimo pozzo…
Buona giornata 🌸
il pozzo senza fondo.. buona giornata 😘