Oggi entriamo qui in Veneto nel 14esimo giorno di Quarantena – che non finisce – da ieri hanno aggiunto misure ancora più restrittive per cui l’isolamento continua, non si sa ancora per quanto.
Il 21 Marzo è una data speciale, è la giornata internazionale della Poesia, così sono andata a rileggermi la Raccolta Divano Occidentale di Gianroberto Scarcia legata alla sua interpretazione e ri-traduzione di liriche persiane e non solo.
Mi accorgo che ripesco sempre le mie preferite, nonostante il passare degli anni, l’occhio cade sulle stesse, tra queste il ghazal XC di Vesal, del XIX secolo.
Lo riporto qui nella traduzione in italiano di Gianroberto Scarcia che ci avvicina a un lontano presente.
XC
Lodano la mia penna
per la sua sapienza grande
e dicono forse a ragione
che è fertile e generosa
e di miracolo capace,
qual profumare i Tartari
d’aroma tibetano,
e rivestire di pellicce slave
i neri corpi abissini,
e vender canfora per inchiostro
e per belletto il mercurio.
Proprio così, penna mia:
a te il tumulto del mio cuore
sta come palla al polo,
a te sta il mio lamento
come al plettro la mano,
e, il nostro nodo in gola,
lo dicono poesia.
Non sanno che siamo stanchi
d’inneggiare agli antenati,
e che per nulla ci consola
la preghiera dei posteri.
Intorno a me la mia penna
solo un bosco ha piantato,
un bosco inestricabile,
dove mi agito ruggendo,
in lotta vana coi bruchi
dei segni che vado tracciando,
leone che s’aggira disperato.
Grazie Branoalcollo. Poesia meravigliosa e straziante, capace di commuovere in modo profondo.
Qui oggi è invece la giornata dedicata al colore, l’ho scoperto da poco…
Grazie a te
ll tuo giorno! Non vedo l’ora di vedere il tuo diario di quarantena, a dopo, molti baci!
In effetti oggi si festeggiano le due cose che amo di più. Speriamo di essere all’altezza!
E grazie per le perle che pubblichi nel tuo blog!