Prima che mettano l’accesso spid anche per entrare in wordpress, oggi una poesia di Hölderlein, che in questi tempi di pandemia, aiuta sempre, per profondità di pensiero.
Mi spiace non essere in grado di leggerlo in lingua originale, il tedesco, lo propongo nella traduzione dal tedesco di un grande studioso, Gianfranco Contini.
Di gialle pere il suolo
e colmo di rose selvagge
pende nel lago, voi cigni del cuore,
e il capo di baci ubriaco
nell’acqua tuffate
ch’è santa e non turba.
Ahimè, dove li prendo,
ora ch’è inverno, i fiori, e dove
del sole la luce, della terra
l’ombra? Al freddo muti
se ne stanno i muri, nel vento
stridono le banderuole.
Post #555 di Branoalcollo
Grazie per la poesia, ma i miei occhi non riescono a sopportare “prima che metteranno”
Eh il pericolo incombe, ho corretto al congiuntivo Prof, visto che siamo nel Regno della Burocrazia 2021, data astrale 😂
Che meraviglia, Branoalcollo! Una poesia che fa bene al cuore. Grazie, come sempre.
Grazie a te, nella poesia si trovano sempre le risposte💗
Vero