Parole al vento

Forse Marcella Bella sarà lusingata o forse no, ma la protagonista di uno dei racconti che compongono il Don Chisciotte si chiama proprio così, una pastora che ha spezzato il cuore di un tal Grisostomo, amore ovviamente non corrisposto. Cervantes genialmente fa esporre ai pastori una versione dei fatti così confusa e piena di strafalcioni da invocare l’intervento di Marcella stessa che si autoassolve con una logica rigorosa: “Chi mi chiama belva e basilisco, mi lasci stare come cosa cattiva e pericolosa; chi mi chiama ingrata, non mi offra i suoi servigi; chi mi chiama sconoscente, non cerchi di conoscermi; … Continua a leggere Parole al vento

Il Palazzo enciclopedico: Giardini

Che i nostri viaggi d’esplorazione non abbiano mai fine. Paul Wühr Appena rientrata dalla visita ai Giardini, decisamente molto più impegnativa e densa rispetto alle Corderie. Non so quanto Auriti sarebbe stato soddisfatto delle soluzioni scelte per rappresentare in parte il suo lavoro, secondo il suo progetto originario, tutto lo scibile umano avrebbe dovuto essere custodito in un palazzo alto circa 700 m, di circa 136 piani. Commentavo insieme a mia sorella, anche lei un’artista, quanto l’elemento verticale, o se non altro la vertigine di altre altezze qui mancasse completamente, per dare spazio a visioni molteplici, orizzontalmente sparpagliate a terra, … Continua a leggere Il Palazzo enciclopedico: Giardini

Il Palazzo enciclopedico: Arsenale

Ogni tanto la memoria mi fa brutti scherzi, ma non ricordo quali. Rat-man Sabato sono finalmente riuscita ad andare alla Biennale, solo la prima parte, l’Arsenale, meglio dividere la mostra in due giornate, la quantità di immagini e opere hanno bisogno di essere viste, apprezzate, criticate, dimenticate con adeguata calma. Inizio subito con le lamentele, il biglietto, 25 euro, anche se comprende due visite, in tempi di crisi come questi poteva costare meno, il catalogo, in vendita alla “modica” cifra di 85 euro è rimasto sugli scaffali della libreria, e la versione mini, era brutta con poche immagini, e quindi … Continua a leggere Il Palazzo enciclopedico: Arsenale

Good boy bad boy

Il titolo si riferisce a una video installazione storica, che risale al 1985, crudele e ironica, di Bruce Nauman, noto artista americano, originario dell’Indiana, nelle foto si fa ritrarre come un vecchio cowboy, occhi azzurri chiari e luminosi quasi inquietanti, lavora da sempre con la tecnologia, il neon e il corpo. Due monitor a colori su due piedistalli, un uomo e una donna recitano due copioni, cento frasi in tutto, alternando frammenti di discorso identici, spesso fuori tempo tra loro. Forse il pubblico ascolta…o forse rivedere un dialogo tra sordi diventa insopportabile. Le tue convinzioni creano la tua realtà Continua a leggere Good boy bad boy