Anadiplosi

Forse è colpa dell’abbacchio, che ho digerito circa alle undici di ieri sera, cercando di dimenticarlo con la zuppa inglese, stamattina mi sono svegliata con questa parola in testa, pronunciata però alla Walter Chiari quando faceva Vieni avanti cretino, scandita con enfasi incredula. Ana che? Ana-di-plo-si… Invece è una delle figure retoriche più usate, dal greco anadiplosis, da anadiplóõ, “io raddoppio”, ossia la ripetizione di una o più parole di un enunciato precedente all’inizio del successivo. Il problema nei dizionari sono gli esempi, il mio, lo Zingarelli, questa volta mi sorprende con Dante, da cui si impara sempre qualcosa: luce intellettual, piena d’amore; … Continua a leggere Anadiplosi