Interviste Probabili: 3. Gerolamo Cardano

Stavo per sedermi sulla poltrona in libreria, quando dallo scaffale cade un libro. Mi giro, non sono sola. La sagoma di un uomo con la barba e i baffi arricciati, coperto da un mantello inappropriato per il clima estivo, mi fissa con aria perplessa. Invece di reagire, rimango ferma al mio posto. Non si sa mai cosa fare con un fantasma, la paura si trasforma subito in prudenza. Il fantasma fissa la copertina e dice: Che strana edizione, l’avevo intitolato Synesiorum somniorum libri. Faccio fatica a crederci, il libro è di Gerolamo Cardano, filosofo, matematico, astrologo, alchimista, medico, grande giocatore d’azzardo del Cinquecento. Considerato il padre della teoria della probabilità, ha scritto un … Continua a leggere Interviste Probabili: 3. Gerolamo Cardano

One book in one tweet #6

6-30 Is Heathcliff a murderer? (Heathcliff è un assassino?) di John Sutherland Grandi classici letterari messi a soqquadro, il melo in fiore a giugno in Jane Austen, e molto altro, tra il sadico e l’obsoleto. Aspettando i Barbari di J.M. Koetzee Tema della paura e della frontiera, l’altrove non è un alibi convincente, nell’attesa si riscoprono incubi e sogni, non mancano le sorprese. Quer pasticciaccio brutto di via Merulana di Carlo Emilio Gadda Il volgare a briglie sciolte, l’assassino non si trova, le spiegazioni si disperdono in lingue arrovellate. Le domestiche però… L’Arte del Sogno di Carlos Castaneda Cambio di … Continua a leggere One book in one tweet #6

Qui e ieri

L’uomo gioca sempre a partire dal centro della sua vita anche quando si disperde in cento maschere E. Fink   Finalmente sono riuscita a vedere L’anno scorso a Marienbad, considerato il capolavoro incompreso di Alain Resnais, con la sceneggiatura di Alain Robbe-Grillet, vincitore del Leone d’oro a Venezia nel 1961, un film in bianco e nero che non contempla l’ossimoro, o si ama o si odia, c’è chi alza gli occhi al cielo e ti augura buona fortuna! Non vado in Francia da anni, e quindi il mio francese è decisamente arrugginito, ma sentire Albertazzi recitare la sequenza di ricordi ordinati come … Continua a leggere Qui e ieri

H. P. Lovecraft e la quarta dimensione

Si dice che a Ulthar, oltre il fiume Skai, non si possono uccidere i gatti, e mentre guardo la bestiola accoccolata a far le fusa davanti al caminetto, non ho nessun motivo per dubitarne. Enigmatico, il gatto è affine a quelle strane cose che l’uomo non può vedere. È lo spirito dell’antico Egitto, depositario dei racconti a noi giunti dalle città dimenticate delle terre di Meroe e Ophir. È parente dei signori della giungla, erede dell’Africa oscura e feroce. La Sfinge è sua cugina, e lui parla la sua lingua; ma il gatto è più vecchio della Sfinge, e ricorda ciò che … Continua a leggere H. P. Lovecraft e la quarta dimensione