La libreria di Don Chisciotte

Quando Don Chisciotte decide di partire all’avventura come cavaliere errante ha circa cinquant’anni, mortalmente annoiato dall’ambiente in cui vive, si rifugia spesso nella lettura. Bisognoso di nuova linfa, si inventa un altro mondo, si dà un titolo, nomina il suo cavallo “Ronzinante” per dargli un’aria più maestosa e inizia una seconda vita. Alla prima uscita finisce per prendere un sacco di bastonate, viene trovato a terra dal contadino del paese e riportato a casa. Ormai è già entrato nel suo nuovo personaggio, parla una lingua che né la governante, né il curato e il barbiere che gli prestano i primi soccorsi … Continua a leggere La libreria di Don Chisciotte

Circoli tortuosi

Mi contraddico? Ebbene sì. Mi contraddico. Sono vasto, contengo moltitudini. Walt Whitman Ieri mi sono messa a leggere alcuni blog letterari, i soliti noti. La cosa che mi ha colpito di più sono stati i commenti dei lettori-autori ai post degli autori, di solito acidi se non stizzosi. Il leitmotiv era sempre lo stesso, “la tua non è letteratura, non sei un bravo scrittore” o nei casi più fortunati, una critica alla sintassi, evidenziata da una frase colpevole di non avere una virgola, un palese refuso, che veniva isolata nello spazio bianco della casella del commento, accompagnata dalla domanda retorica … Continua a leggere Circoli tortuosi

Che fine ha fatto Carneade?

  “Carneade! Chi era costui? – ruminava tra sé Don Abbondio seduto sul suo seggiolone, in una stanza del piano superiore, con un libricciolo[1] aperto davanti quando Perpetua entrò a portargli l’ambasciata. – Carneade! questo nome mi pare bene di averlo letto o sentito; doveva essere un letteratone del tempo antico: è un nome di quelli, ma chi diavolo era costui?” Una domanda che più o meno hanno posto a tutti, se non altro a scuola dove si era obbligati a rispondere in modo automatico con “il filosofo di Cirene noto per la sua straordinaria abilità retorica”[2] – punto. Non … Continua a leggere Che fine ha fatto Carneade?

Jenny Joseph e l’orecchio di Van Gogh

Jenny Joseph è una poetessa che riserva molte sorprese, come piace a me. Nata nel 1932 a Birmingham, si è trasferita da giovane nel Buckinghamshire, ha studiato letteratura inglese al St Hilda College di Oxford, e poi come succede spesso nella vita, si è confrontata con diversi mestieri, è stata giornalista, insegnante, ha collaborato con artisti, scultori, fotografi, logopedisti. Per un periodo ha anche gestito un pub a Londra, luogo che ha ispirato parte del suo mondo poetico, in cui si intrecciano vite e storie disparate con una mescolanza di registri e toni dosati sempre con ironia. Secondo un sondaggio … Continua a leggere Jenny Joseph e l’orecchio di Van Gogh