L’Arcano del Rinoceronte di San Marco

Io non trovo affatto assurdo il mio teatro Eugène Ionesco   Il rinoceronte se ne sta racchiuso dentro un medaglione tra la cappella dei Mascoli e la cappella di San Isidoro, dietro la bestia, un albero che dovrebbe rappresentare la Selva e indirettamente richiama la bandiera della Selva – una delle contrade di Siena – e forse un altro modello tipografico del fiammingo Jacobus Typotius del 1601… Hermann Walter tenta di ricostruire una possibile storia sull’iconografia del rinoceronte, presente nel pavimento della Basilica di San Marco, che in questi giorni è purtroppo funestata dall’acqua alta. La raffigurazione dell’animale dovrebbe essere … Continua a leggere L’Arcano del Rinoceronte di San Marco

Per chi suona la campana

Non ricordavo che il libro di Ernest Hemingway si aprisse con una citazione del poeta metafisico John Donne (1573-1651) che riporto qui così la leggete anche voi, nella traduzione antica di Maria Napolitano Martone: Nessun uomo è un’Isola, intero in se stesso. Ogni uomo è un pezzo del Continente, una parte della Terra. Se una Zolla viene portata dall’onda del Mare, l’Europa ne viene diminuita, come se un Promontorio fosse stato al suo posto, o una Magione amica, o la tua stessa casa. Ogni morte di uomo mi diminuisce, perché io partecipo dell’umanità. E così non mandare mai a chiedere … Continua a leggere Per chi suona la campana

Leonardo è qui

In questi giorni a Venezia alle Gallerie dell’Accademia fino al 14 Luglio, è possibile visitare la mostra dedicata a quel genio di Leonardo, l’Uomo Vitruviano circondato da disegni che di norma sono gelosamente custoditi in archivio. Ulteriore ragione per tornare all’Accademia, è la riapertura l’8 Giugno delle sale con il ciclo dei dipinti di Sant’Orsola di Vittore Carpaccio che sono state chiuse per restauro per due anni, oltre ad apprezzare come sempre una delle più belle collezioni di arte veneziana. I disegni esposti nelle sale delle Gallerie spaziano in vari campi: ingegneria meccanica, idraulica, botanica, anatomia, architettura, ottica, fisica. Secondo il … Continua a leggere Leonardo è qui

La città anadiomene dalle braccia di marmo

In una parola Venezia! Definizione dannunziana ispirata a Venere, nata dalla spuma del mare. Sostituire mare con laguna, per procedere nella lettura de Il Fuoco. Che Stelio sia un personaggio impegnativo si capisce dalle prime righe, per averne la certezza definitiva sarà ascoltare il discorso preparato per Palazzo Ducale, una lezione sulla città e la sua anima autunnale così bene rappresentata dai quadri del Giorgione e del Tintoretto. La prima riflessione prende spunto da Leonardo da Vinci, la pittura come sorella della musica, poesia muta in cui gli artisti sono dei musicisti inconsapevoli. L’Allegoria dell’Autunno di Tintoretto rivela una immagine … Continua a leggere La città anadiomene dalle braccia di marmo

L’Epifania del Fuoco

È arrivato il momento di affrontare la lettura della trilogia incompiuta del Melograno di Gabriele D’Annunzio. La prefazione coltissima nell’edizione Oscar Mondadori è a cura di Anco Marzio Mutterle, che in tempi lontani è stato mio professore di Letteratura Italiana a Ca’ Foscari. La stesura del romanzo è stata sofferta, la variazione del titolo già dice molto. Leggendo la fitta corrispondenza con gli editori, prima si doveva chiamare La Sublime Avventura, poi La Grazia per approdare al titolo finale Il Fuoco (1897), il fuoco di una passione che lascerà il segno. D’Annunzio si fa trascinare così tanto dalla forza dirompente … Continua a leggere L’Epifania del Fuoco