H. P. Lovecraft e la quarta dimensione

Si dice che a Ulthar, oltre il fiume Skai, non si possono uccidere i gatti, e mentre guardo la bestiola accoccolata a far le fusa davanti al caminetto, non ho nessun motivo per dubitarne. Enigmatico, il gatto è affine a quelle strane cose che l’uomo non può vedere. È lo spirito dell’antico Egitto, depositario dei racconti a noi giunti dalle città dimenticate delle terre di Meroe e Ophir. È parente dei signori della giungla, erede dell’Africa oscura e feroce. La Sfinge è sua cugina, e lui parla la sua lingua; ma il gatto è più vecchio della Sfinge, e ricorda ciò che … Continua a leggere H. P. Lovecraft e la quarta dimensione

Il compleanno di Shakespeare

Oggi si festeggia il talento di un grande genio, secondo le fonti e secondo la mia Bibbia personale, l’insostituibile Manualetto Shakespeariano di Gabriele Baldini, è la data di nascita di William Shakespeare: nato a Stratford-upon-Avon il 23 Aprile del 1564. Ogni volta che lo ricordo, inevitabilmente mi viene in mente un altro genio, Miguel de Cervantes, morto lo stesso giorno in cui è morto Shakespeare, il 23 Aprile del 1616. Un’amica spagnola mi ha fatto una gradita sorpresa, inviandomi via Facebook il sonetto 98, che ha come protagonista proprio il mese di Aprile. Il tema è un classico della poesia amorosa: … Continua a leggere Il compleanno di Shakespeare

Tutto è sciolto

James Joyce ha scritto “Tutto è sciolto” rivolgendosi a un misterioso amore triestino. La poesia venne pubblicata per la prima volta nel maggio del 1917, una rivisitazione del melodramma italiano con dodici versi a rima alternata. Sono state fatte varie ipotesi sull’identità di quella passione impossibile, forse una studentessa che conobbe ai tempi del suo soggiorno a Trieste, il ritratto di una sirena delicata che ha già in nuce le future peregrinazioni nel capitolo dedicato alle sirene dell’Ulisse. [1] Il titolo in italiano è una citazione di un’aria dell’opera lirica La Sonnambula, nota anche come I fidanzati svizzeri di Vincenzo … Continua a leggere Tutto è sciolto

Passiamo oltre, forse

“Gradisce un whisky?” “Solo un dito…” “Non vuole prima un whisky?” (Quattro delitti in allegria, Alain Berbérian) È stata una settimana densa di avvenimenti, politici e non, spezzata da una Pasqua relativamente serena, confortata dalle inesauribili risorse della gastronomia che ha la straordinaria capacità di annullare la dimensione spazio-temporale: in cinque minuti si dimenticano con gusto ore di lavoro in cucina. Il passaggio dall’”euforia” della festa a un giorno comune mi ha fatto ricordare una poesia di Corrado Govoni (1885-1965), citato spesso male in quasi tutte le antologie letterarie. Un autore anfibio che inizialmente aderisce al futurismo per poi “tradurre … Continua a leggere Passiamo oltre, forse

Tempo di primavera

Una bella poesia è un contributo alla realtà. Il mondo non è più lo stesso dopo che gli si è aggiunta una bella poesia. Dylan Thomas E allora oggi vi propongo “Here in this spring”, una riflessione sul senso del tempo tratta dai Collected Poems, una raccolta di tutte le poesie scritte dal 1934 al 1953 del grande poeta gallese. Qui in questa primavera Qui in questa primavera, le stelle navigano il vuoto; Qui in questo inverno ornamentale Colpisce a raffica il tempo nudo; Quest’estate seppellisce l’uccello di primavera Si scelgono i simboli dal lento alternarsi Degli anni delle coste delle quattro … Continua a leggere Tempo di primavera