L’isolotto di Eday

The calf of Eday è una poesia di Gary Geddes, poeta canadese, tratta dalla raccolta Skaldance, pubblicata da Supernova, Maggio 2006, Venezia. Qui ripropongo la mia traduzione, pp. 98-101, ibidem. L’isolotto di Eday   Carrick House, su cui avevo messo gli occhi, domina l’isola Istmo, dove teneva corte il padrone con tutti i suoi allocchi. Il mio feudatario   di allora non meritava né soldi né stai, spremendo i mezzadri con l’affitto, facendo la bella vita nel grembo di Eday tronfio come un sacco di miglio. Sfrontato   issai ai venti la mia Vendetta, le vele spiegate, la prua a … Continua a leggere L’isolotto di Eday

Role-playing

A writer is not an ideal husband. Model needed: h/some, 70-90 yrs, blue eyes, expressive face, willing to pose for a portrait shot. Small fee + expenses. The actors are rehearsing in full costume (minus wigs and make up). I never make the same mistake twice. I usually make it three or four times. You can easily save a few dollars by switching the eggs from the regular and organic cartons, one by one. Hen Veronica said that if she needs something written in Italian she’d call up. Continua a leggere Role-playing

Canzoni stonate

“Siamo noi questo viaggio questo posto è una favola vuota che ti mostra la sua copertina dove tutto è una botta di vita dove al cielo si chiede perdono e fortuna e coraggio| Come radici agli alberi d’inverno senza più foglie quel mare dentro che spegne e annega ogni tormento mi toglie il fiato| Amanda è libera dentro una lacrima che bagna l’anima e la sua ingenuità| Chiamami ancora amore chiamami sempre amore che questa maledetta notte dovrà pur finire perché la riempiremo noi da qui di musica e parole| Voglio dirti quello che sento farti morire nello stesso momento bastardo!!!| Lo so di aver … Continua a leggere Canzoni stonate

A cena dai pirati

Sospettavo che la dieta dei pirati fosse ricca di sorprese ma dopo aver letto il libro di Anna Spinelli(1), ho scoperto un sacco di aneddoti interessanti. Significativamente il bucaniere era il cacciatore che si occupava di affumicare e salare la carne sulla griglia. Il termine boucan cominciò a diffondersi nelle Antille, a Hispaniola, la prima isola a essere colonizzata e abbandonata. Divenne un sinonimo di barbacoà, l’equivalente dell’inglese barbecue. I boucan erano dei graticci di legno su cui venivano essicate le carni. Nel XVII secolo il maroon era ancora associato alla figura del bucaniere, in seguito assunse una connotazione diversa … Continua a leggere A cena dai pirati