Elevazioni V – And the beat goes on

Non ch’una battaglia, ma per voi sarò pronto a farne cento: di mia persona, in tutto quel che vaglia, fatene voi secondo il vostro intento; che la cagion ch’io vesto piastra e maglia, non è per guadagnar terre né argento, ma sol per far beneficio altrui, tanto più belle donne come vui. [1]  Così canta Ruggiero una volta scampato al pericolo della perfida Alcina, la maga che vive su un’isola-balena in movimento oltre le colonne d’Ercole e trasforma i suoi amanti in piante e/o fiori o sassi – Astolfo è diventato un mirto, una variazione rispetto ai maiali di Circe: Alcina i pesci … Continua a leggere Elevazioni V – And the beat goes on

Frammenti

A me beato sembra come un dio l’uomo che siede a te dinanzi, ed ode da vicino le tue dolci parole                                                 ed il tuo dolce riso amoroso. E subito nel petto sbigottisce il mio cuore: se io ti vedo solo un istante, subito la mia                                                 voce si spegne. Mi si spezza la lingua, ed una fiamma Sottile mi trascorre per le membra, ed io non vedo nulla più con gli occhi;                                                 romban gli orecchi. Freddo sudor m’inonda, ed un tremore tutta mi prende, e più verde dell’erba io … Continua a leggere Frammenti

Venezia #3: Giudecca

“E se’ or sotto l’emisferio giunto che contraposto a quel che ha la gran secca coverchia, e sotto il cui colmo consunto fu l’uomo che nacque e visse sanza pecca; tu hai i piedi in su piccola spera, che l’altra faccia fa de la Giudecca.”   Dante, Inferno, XXXIV, vv. 112-117   Una striscia di isola ricca di storie sorprendenti, con una fermata di vaporetto dal nome poco invitante, Zitelle, ma che introduce subito la chiesa omonima, attribuita erroneamente al Palladio, un edificio un tempo gestito dai Gesuiti, dove veniva data assistenza alle ragazze povere, senza dote, che spesso finivano … Continua a leggere Venezia #3: Giudecca

Il canto della sirena

              Abbassa di più l’orecchio, avvicinalo. Copri l’altro con una mano. Pensa alle conchiglie. Ecco. Adesso puoi sentirmi. Margaret Atwood, La Bottiglia “Il canto della sirena” è una poesia della scrittrice canadese Margaret Atwood (1939 – vivente), tratta da una collana stampata negli anni ’70, Selected Poems, 1964-1975, il mito viene reinterpretato in chiave ironica, la parola alla sirena quindi con beneficio del dubbio… Il canto della sirena   Questo è il canto che tutti Vorrebbero imparare: il canto Che è irresistibile:   Il canto che forza gli uomini A buttarsi in mare a … Continua a leggere Il canto della sirena

Il risveglio di Filottete

Grazie a Pinkola Estés[1] mi sono messa a leggere una tragedia di Sofocle che non conoscevo, il Filottete. La storia ha una trama insolita, ma certo fa riflettere su una capacità spesso sottovalutata, l’empatia. Filottete è un valoroso guerriero che è stato abbandonato sull’isola di Lemno da Odisseo e i suoi compagni, dopo essere stato morso da un serpente che gli ha procurato una ferita al piede che non solo non guarisce e gli provoca delle pene indicibili ma emana un fetore insopportabile. Nessun marinaio vuole attraccare su quell’isola vulcanica dall’aria irrespirabile. Addolorato per il tradimento dei compagni con cui … Continua a leggere Il risveglio di Filottete