La Primula Rossa

Mentre le tortore emettono da anni il loro lamentoso tu-tu-tu-tu-tu-tu senza mai stancarsi, riprende la rubrica dedicata ai classici. Tempo di rispolverare la baronessa Emma Orczy – nome completo della scrittrice di origine ungherese Emma Magdalena Rosalia Maria Josefa Barbara detta “Emmuska” Orczy (1865 – 1947) – la famigerata saga della Primula Rossa, che ho amato grazie alla versione cinematografica con Richard E. Grant. Se non l’avete ancora letto, è uscita ultimamente una nuova traduzione in italiano (Fazi), qui invece, faccio riferimento alla versione di Maria Eugenia Morin, pubblicata dalla Newton & Compton ai tempi delle lire, nella serie i libri … Continua a leggere La Primula Rossa

Anadiplosi

Forse è colpa dell’abbacchio, che ho digerito circa alle undici di ieri sera, cercando di dimenticarlo con la zuppa inglese, stamattina mi sono svegliata con questa parola in testa, pronunciata però alla Walter Chiari quando faceva Vieni avanti cretino, scandita con enfasi incredula. Ana che? Ana-di-plo-si… Invece è una delle figure retoriche più usate, dal greco anadiplosis, da anadiplóõ, “io raddoppio”, ossia la ripetizione di una o più parole di un enunciato precedente all’inizio del successivo. Il problema nei dizionari sono gli esempi, il mio, lo Zingarelli, questa volta mi sorprende con Dante, da cui si impara sempre qualcosa: luce intellettual, piena d’amore; … Continua a leggere Anadiplosi

Attraversamenti

56 Lü, Il Viandante La sentenza ll viandante. Riuscita per piccolezza. Al viandante perseveranza è salutare. In questi giorni di assoluta incertezza, mi torna spesso in mente questo esagramma degli I Ching [1], un oracolo che racchiude un grande insegnamento: la ricerca di nuovo alimento pur affrontando un periodo di totale precarietà. Al polo opposto, una poesia di un grande poeta inglese, Philip Larkin (1922-1985). Laureato a Oxford, ha pubblicato una serie di romanzi e racconti sotto lo pseudonimo di un alter ego femminile, Brunette Coleman, ambientati in college frequentati solo da ragazze, e vi lascio immaginare il resto. Bibliotecario per … Continua a leggere Attraversamenti

Un ghazal afghano

C’è un libro di poesie a cui sono molto legata, è il Divano Occidentale [1], raccolta che richiama parzialmente un titolo di goethiana memoria [2] ma che opta per una scelta ben più radicale, già occidentalizzata: il materiale islamico viene presentato già tradotto in italiano e ordinato secondo una semplice sequenza cronologica, senza note o schede biografiche degli autori, una scelta stilistica che mette in evidenza la liricità dei singoli componimenti e ne fa apprezzare in pieno il senso. Per ghazal generalmente si intende la “canzone o elegia d’amore”, di solito oscilla tra i 5 e i 15 versi, ma può avere … Continua a leggere Un ghazal afghano

Rosa rosae

…“la rosa è amica di Bellezza, e l’usignolo s’accompagna all’Amore, all’uno attribuisci virtù, all’altra mutevolezza. Molte rose sono sbocciate in questo giardino, eppure, nessuno può cogliere in esso una rosa senza provare dolore di spine.” (Hâfez) Oggi un omaggio alle declinazioni della rosa in poesia, probabilmente uno dei fiori più citati in rima. Le famose ottave barocche di Giambattista Marino spesso ricordate come esercizio di stile sulle proprietà della rosa, in realtà rappresentavano un elemento di rottura rispetto al genere eroico del ‘500 che prevedeva il tema guerresco. L’Adone raccoglie venti canti dedicati esclusivamente al tema dell’amore: “…La vera regola … Continua a leggere Rosa rosae