Spazio alla luce. Una poesia di Herman Melville
L’entusiasta
Anche se mi ucciderà, avrò fiducia in Lui
I cuori che non battono una ritirata ignobile
Negli anni generosi della giovinezza
Giudicheranno vile, se prudente,
Quando l’interesse si piega alle paure?
Gli spiriti che venerano la luce
Vedranno perfido il sacro bagliore,
Ritratteranno e andranno dietro a creature mondane,
Adattandosi e dando loro ragione?
Il Tempo con il suo freddo influsso serpeggiante
Toglierà nerbo e blandirà? Il cuore
Si tormenterà per quei senza cuori arruolati
Fra commercianti di fiera?
La fede abiurerà i suoi cieli,
O il pallido periodo di prova la farà ritirare
Dalla Verità così ferma e sola,
Fra forti menzogne gregarie?
Ogni battello che brucia nelle retrovie di Cesare
Si infiamma – Non si ritorna grazie a me!
E allora dai fuoco ai legami anche cari,
Se i legami non sono altro che tentatori.
E non indietreggiare se la notte arriva:
Cammina attraverso la nube incontro al drappo funebre,
E anche se la luce ti abbandona, non perdere mai
La fedeltà alla luce.