Ezra Pound: La ragazza e gli ultimi versi dei Cantos

Oggi vi propongo “The Girl” (“La Ragazza”, molti hanno tradotto fanciulla, che a me piace meno, ma è una mia idiosincrasia in un testo così profondo nella sua semplicità stilistica) di Ezra Pound (1885-1972), uno dei più grandi poeti del Novecento.

Voce immortale, a tratti epica, con una conoscenza enciclopedica dei classici, in primis Dante Alighieri e Guido Cavalcanti, impareggiabile imitatore delle rime della poesia provenzale del XII secolo, ammiratore del poeta e pittore preraffaellita Dante Gabriel Rossetti – lui stesso racconta che iniziò a scrivere grazie a lui – segretario dello scrittore irlandese Yeats, saggista e letterato, si trasferì in Italia nel 1924 dove rimase fino al 1945 quando venne imprigionato senza processo e rinchiuso per dodici anni in un manicomio criminale americano con l’accusa di propaganda fascista. Trascorse gli ultimi anni della sua vita nell’amata Venezia, in una casa dietro alle Zattere, la sua tomba si trova nell’isola di San Michele.

Ecco la sua ragazza, personificazione poetica:

La ragazza

L’albero mi è entrato nelle mani,

La linfa è risalita lungo le braccia,

L’albero mi è cresciuto in seno – In basso,

I rami crescono fuori di me, come braccia.

Sei Albero, sei Muschio,

Sei viole coperte da vento.

Una bambina – così alta – sei,

E tutto questo è follia al mondo.

§

The Girl

The tree has entered my hands,

The sap has ascended my arms,

The tree has grown in my breast -
Downward,

The branches grow out of me, like arms.

Tree you are, Moss you are,

You are violets with wind above them.

A child – so high – you are,

And all this is folly to the world.

§

Su Youtube avevo trovato un prezioso video documento dedicato a lui – bloccato, fortunatamente c’è dell’altro, vi consiglio la versione integrale di A Baby in the Woods disponibile su youtube, non lo metto perché farebbe la stessa fine del primo – vi lascio con gli ultimi versi tratti dei suoi celebri Cantos citati nel documentario della RAI rimosso:

M’amour m’amour
cos’è che amo e dove sei?
Ho perso il mio centro
a combattere il mondo.
I sogni cozzano
e si frantumano –
e che ho cercato di costruire un paradiso terrestre.
Ho provato a scrivere il Paradiso,
Non ti muovere, lascia parlare il vento
così è il Paradiso,
Lascia che gli dei perdonino
quello che ho costruito,
Chi ho amato cerchi di perdonare
quello che ho costruito,
uomini siate non distruttori.
 
 §
 
 

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