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The Politics of Washing, Real Life in Venice, Polly Coles
Questo è il classico caso in cui non bisogna fidarsi delle recensioni sul retro di copertina. “Eloquent”. Scrittrice inglese che decide di vivere con la famiglia un anno a Venezia e si scontra con le difficoltà del quotidiano. Oltre l’incanto.
Guida sentimentale di Venezia, Diego Valeri
Necessario conoscere le lingue, molte citazioni sono in tedesco, senza nessuna traduzione – sarebbe il caso di aggiungerle – però qui davvero si coglie il senso di tutto, l’essenza della città labirintica descritta con rara sensibilità e poesia.
I nizioleti raccontano Venezia, Lorenzo Somma
I nizioleti (lett. lenzuolini) sono le scritte che compaiono al primo piano degli edifici veneziani, danno il nome al luogo che state attraversando: calli, campi e meandri vari. Un altro modo curioso di esplorare la città.
Le prigioni di Venezia, Giovanni Scarabello
Accurato rendiconto sulle condizioni carcerarie a Venezia durante la Repubblica. Nella Gabbia dei rei, Cheba – gabbia di ferro – si esponevano prigionieri che si erano macchiati di turpissime colpe. L’ergastolano Zaccaria Briani, il “vecio de casa”, contribuì al progetto di Antonio da Ponte per il concorso delle Carceri Nuove.
Spezie, vino, pane della Serenissima, Giampiero Rorato
A Venezia si documenta la presenza del pepe ancora prima dell’anno Mille, un sacco di pepe venne lasciato per testamento da Orso al monastero lagunare di Sant’Ilario…Frequenti traffici con il porto di Alessandra, e da Alessandria si trafuga il corpo di San Marco, coprendolo di prosciutti…
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And the winner is