Iso-lamento #23 – I giorni della quarantena

Non si può proprio dire che il tempo voli, però già questo pomeriggio solo per fare due conti, scaricare il CU dal sito inps – e qui si scopre che siamo in un’altra era – e preparare la contabilità sono già le cinque, che non sono le cinque perché sarebbero le quattro secondo l’ora solare – questo è ormai una litania che ci sorbiremo per almeno un mese fino a che non ci abitueremo a questa ora legale che contestiamo da sempre, come gli inglesi che parlano del tempo per noia. A parte che oggi mi è arrivata da Dublino la richiesta a iscrivermi alla Quantic School of Business, che già mi sembra fantascienza adatta ai tempi odierni…e il motto lanciato da Burioni #nessunoincontrinessuno, questo periodo sta condizionando per sempre la nostra vita. Finora nelle notifiche online ho notato due filoni di pensiero – o lo scazzo totale con barzellette talmente brutte che quelle trite e ritrite di Pierino vincono l’Oscar o il filone pseudo-scientifico Covid19 che se non eri angosciato, ci pensa lui a farti angosciare con dati alla mano, statistiche in diretta e video-“party” in tema. I gatti dei miei vicini mi guardano assonnati, acciambellati sulle ciotole dei fiori in giardino. Che si godano almeno loro le giornate di sole FUORI. Stasera arriverà in soccorso come una autentica manna, una replica di Montalbano, L’Altro Capo del Filo, e puntualmente quando scorre la sigla, parte il commento sul viadotto, “ma è davvero così?”

7 pensieri su “Iso-lamento #23 – I giorni della quarantena

  1. Coraggio Branoalcollo, ci vuole molta pazienza. Purtroppo nulla sembra scoraggiare quest’ affanno burocratico quasi grottesco. E intanto il mondo cambia… Grazie per regalarci almeno la tua ironia.

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