Emaildramma in un atto unico

Internet è diventato uno strumento che a volte può riservare delle sorprese. A chi non è capitato di essere contattato da qualche amico perso di vista? A volte la comunicazione funziona da subito, a volte no. Qualche e-mail fa, una sera di inverno, ricevo la fatidica e-mail dal passato.

Cominciamo a scriverci: fiumi di parole per tentare di recuperare vent’anni di silenzio. Non parla volentieri della sua vita privata, la moglie è un po’ come la moglie di Colombo, una figura nell’ombra, che non compare mai ma si capisce che ha un ruolo fondamentale nella stesura delle sue elucubrazioni mentali.

Mi riporta sempre alla nostra adolescenza, mentre sul presente si chiude a riccio. Il suo matrimonio è un argomento tabù, se solo oso chiedergli qualcosa, non solo si arrabbia, ma mi punisce con un silenzio e-mail che varia in media dai sette ai dodici giorni, dopo di che quando gli è passata, si rifà vivo lui rispondendo in modo vago a dei quesiti sollevati tre e-mail prima. La mente nel frattempo comincia ad archiviare frammenti di discorso, riordinando tutti i giri di frase che non convincono in ordine cronologico.

I malintesi continuano a moltiplicarsi, si litiga spesso, sempre ed esclusivamente via e-mail. Ormai è chiaro che sono di fronte a un caso difficile, probabilmente un pronipote del Marchese de Sade.

Dopo una decina di frecce velenose, spedite puntualmente via e-mail, arriviamo finalmente al tanto agognato chiarimento a voce, facciamo finta di far pace, sapendo benissimo che si tratta solo di una tregua temporanea. Di fatto mi secca sottostare ai suoi tempi. Basta una frase infelice, una risposta stizzita per fare scatenare di nuovo reazioni a catena di risentimento. Le parole a poco a poco diventano pietre.

Dopo qualche mese di assedio virtuale, siamo esausti, segretamente si sta preparando il terreno per una fuga via e-mail. La soluzione arriva improvvisa, basta non rispondere, non cadere nella trappola della polemica e finalmente, meritatamente il passato torna a essere una terra straniera.

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