È stata una settimana impegnativa, per umana pietas vi risparmio le mie riflessioni sull’insostenibile leggerezza di internet.
Mi ha invece molto colpito la mini video-intervista fatta dal Guardian a Tomas Transtroemer, premio Nobel per la letteratura. Debilitato da una grave malattia, aveva la moglie al suo fianco che rispondeva per lui. Le parole non riuscivano a esprimere la commozione degli occhi. Un riconoscimento tardivo ma che fortunatamente è arrivato a destinazione.
Tempo quindi di celebrare la poesia con la poesia. Mi è subito venuta in mente Love after love, un atto d’amore verso noi stessi del grande Derek Walcott, vincitore del premio Nobel nel 1992. Un omaggio all’epifania del ritrovarsi.
Love after love
The time will come
when, with elation
you will greet yourself arriving
at your own door, in your own mirror
and each will smile at the other’s welcome,
and say, sit here. Eat.
You will love again the stranger who was your self.
Give wine. Give bread. Give back your heart
to itself, to the stranger who has loved you
all your life, whom you ignored
for another, who knows you by heart.
Take down the love letters from the bookshelf,
the photographs, the desperate notes,
peel your own image from the mirror.
Sit. Feast on your life.
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Amore dopo amore
Verrà il tempo
quando con orgoglio
saluterai te stesso arrivato
alla tua porta, nel tuo specchio
e ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro,
e direte, siediti qui. Mangia.
Amerai ancora lo straniero che era il tuo io.
Offri il vino. Offri il pane. Offri di nuovo il tuo cuore
a se stesso, allo straniero che ti ha amato
tutta la vita, che hai ignorato
per un altro, che ti conosce a memoria.
Dallo scaffale togli le lettere d’amore,
le fotografie, le note disperate,
stacca la tua immagine dallo specchio.
Siedi. Nutriti della tua vita.
branoalcollo riesci sempre a farmi commuovere….
Cuor di leone 🙂