Pizzini

La fantascienza non è scritta per gli scienziati più di quanto le storie di fantasmi siano scritte per i fantasmi.

Brian Aldiss

Da un po’ di tempo fluttuano pizzini ovunque mi giri: post risentiti dall’amante tradita all’amico sposato che la tradisce con una new entry, mentre la moglie ignara è schiacciata da una vita di doveri – un classico che di solito viene camuffato come racconto – lettere di rimprovero a fantasmi della rete, coppie che si nascondono dietro avatar che sono frammenti di un unico puzzle, che si inseguono in commenti ammiccanti, attizzati da una complicità apparentemente segreta, che secondo loro non verrà mai decifrata.

Un panorama che risulta a lungo andare deprimente, sembra di risentire l’eco delle verità amare di Alda Merini, “non mi manca quello che mostravi di essere, mi manca quello che pensavo tu fossi.” Quasi tutti sono messaggi di amore in codice, in molti casi, non corrisposto, non almeno quanto si vorrebbe, sperando che il destinatario misterioso li legga e si senta parte di quella intensa confessione anonima condivisa con assoluti estranei ma indirizzata a una persona speciale.

E fin qui nulla di nuovo, la sorpresa è semmai quando si scoprono spezzoni di frasi riportate in articoli di persone che fingono di citarti, o ancor peggio, ti taggano in mezzo a recensioni di autori pomposi con cui non hai nulla in comune, né per stile né per affinità elettive. Misere ripicche o aberrazioni della rete, di questa tecnologia che ci fa sentire comunque protagonisti, tiranni di vuoti cosmici abitati dai nostri pensieri.

Stanislaw Lem l’aveva già capito in tempi ormai lontani, nelle trame intricate di Solaris, il pianeta alimentato da un magma omnisciente che finisce per inglobare le emozioni e le paure inconsce di un gruppo di astronauti in missione, e quando poi restituisce l’incubo di un meccanismo inceppato, diventa un mostro da cui scappare, uno specchio in cui nessuno vuole riconoscersi.

5 pensieri su “Pizzini

  1. Pizzinni in lingua sarda vuole dire bambini. Pensa te..
    La rete sostituisce i rapporti reali?

    Dal momento in cui capisco che la rete mi crea problemi come accennato nel post (ma non penso che mi capiti..) io chiudo tutto.
    Per come son fatta e come penso io ai rapporti con le altre persone.
    Post interessante Carla!

    Mi sono capitate delle cose curiose di cui una…Ho riso, mi sono incavolata…ho bannato. Stop.

    “non mi manca quello che mostravi di essere, mi manca quello che pensavo tu fossi.”
    Non impazzisco per la Merini ma riconosco che certe riflessioni sono straordinarie.

    buona settimana
    .marta

    1. Ho visto cose che voi umani…eh come darti torto? Le offese virtuali sono reali lo stesso o no? Anch’io su fb banno a nastro 😀

      Certe osservazioni acute della Merini sono bombe, è una donna di cui rispetto la sofferenza, tanto per cambiare per mancanza d’amore.

      Buona settimana anche a te Marta, questa settimana ulteriore cambio di programma per le città raccontate, il post sarà giovedì 🙂

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