#Gulliver #IXpuntata (ultima)

Dopo cinque mesi di vita domestica Gulliver è già pronto per un nuovo viaggio, questa volta come Capitano della nave Adventure, partenza da Portsmouth, 7 settembre 1710.

Dopo due settimane hanno già perso un membro dell’equipaggio che ha deciso di imbarcarsi in un’altra avventura che finisce male. Alle Barbados Gulliver è costretto ad assumere personale locale, scelta di cui si pentirà amaramente dato che si tratta di bucanieri che lo faranno prigioniero sulla sua stessa nave. Vendono quasi tutto, fanno traffici con altri pirati, molti muoiono durante la traversata fino a che il 10 maggio del 1711 arriva l’agognato cambio di scena, riceve la visita di un certo James Welch che gli comunica che hanno deciso di farlo scendere a terra. Gli fanno cambiare vestito, lo mettono in una scialuppa: destinazione sconosciuta. Gulliver si incammina lungo un villaggio pieno di vegetazione, ha già in mente di corrompere qualche selvaggio con dei gioielli che si è portato come merce di scambio. Molte impronte di cavallo fanno temere possibili frecce velenose..fino a che si avvicina alle abitazioni dei nativi che lo fissano perplessi. La parola più gettonata tra gli Houynhnhm è yahoo – ricorda qualcosa.

Uno Houynhnhm lo porta a casa sua dopo una passeggiata di tre miglia. Un cavallo grigio lo fa accomodare in una grande stanza, Gulliver non sa cosa pensare. Una cavalla lo fissa e pronuncia ancora la parola yahoo guardando con complicità il suo compagno cavallo. Poi entrano in un’altra stanza piena di cadaveri di animali da cucinare, tra cui asini, cani e mucche. Gli offrono una radice che Gulliver annusa con ribrezzo e restituisce, il menù della casa non lo attira, circondato da pile di fieno. Dopo molte insistenze Gulliver accetta avena, dopo tutto deve mangiare qualcosa anche lui. Gli viene data anche una stalla tutta per lui. La prima difficoltà è la lingua, con dei suoni gutturali simili al tedesco e all’olandese, la seconda è tentare di fargli capire cosa siano i libri e la letteratura. Capisce ora che Houynhnhm significa cavallo, ossia la perfezione della Natura. Per capire il resto ci mette altri cinque mesi di vita nella prateria.

Gulliver ha comunque preso l’abitudine di andare a letto coprendosi con i suoi vestiti. Nessuno degli yahoo sa come sia fatto un umano fino a che una mattina Gulliver, sorpreso nel sonno svela il suo corpo. Gli yahoo non sanno che farsene dei vestiti ma accettano il suo strano modo di vestirsi poi gli chiedono dei suoi viaggi. E Gulliver inizia a raccontare..fa fatica a spiegargli come per lui sia stata una sorpresa scoprire degli animali parlanti, gli yahoo lo fissano con interesse. Tra le prime incomprensioni c’è il concetto di verità, per gli yahoo esiste solo la Ragione, il linguaggio serve a comunicare, inconcepibile mentire, che viene tradotto con l’espressione “dire la cosa che non è”, poi naturalmente diventa difficile fargli capire di che cosa si occupano i cavalli nel suo paese, né gli yahoo capiscono la pratica umana di andare a cavallo, figurarsi quella di castrare i cavalli..e di domarli.

La conversazione si fa ardua quando deve descrivere il concetto di potere, legge, governo, punizione per cui non esistono parole. A questo punto lo yahoo vuole sapere qualcosa di più dell’Europa e dell’Inghilterra. Gulliver ci informa che rimarrà due anni nella terra dei cavalli intelligenti, mette le mani avanti che potrà farne solo un riassunto. Gli argomenti che ha trattato non sono affatto semplici: la rivoluzione del ‘600 di Guglielmo d’Orange, la guerra con la Francia, e il numero di cavalli uccisi, le città saccheggiate, le navi bruciate o affondate.

Come si spiegano i motivi per cui si scatena una guerra?

Tra le varie cause Gulliver elenca le divergenze di opinioni, l’ambivalenza del concetto di carne come nutrimento o meno, il possesso stesso, il confronto con un nemico più forte.

Il capo yahoo stenta a credergli, soprattutto gli sfugge come sia possibile che una cosa reputata legale e giusta possa essere la rovina di qualcun altro.

Altro tema per lui interessante è il denaro e il modo in cui viene impiegato. A cosa serve il vino? Anche qui i motivi si accavallano..per poi arrivare alla descrizione delle purghe, di come si curano certe malattie, rogne varie ed eventuali, fino a chiedere un approfondimento su cosa faccia il capo dei ministri. Per lo yahoo, Gulliver deve avere origini nobili, Gulliver per quanto lusingato gli fa capire che nel suo paese il concetto di nobiltà è alquanto confuso, e che molti nobili sono corrotti e vivono nel lusso, è pratica comune sposarsi tra di loro.

Una mattina viene convocato dal capo yahoo che lo fa sedere distante da lui e gli comunica che dopo aver a lungo ragionato su quanto riportato, si è convinto che non gli ha detto la verità, i suoi racconti sono privi di ragione. Gulliver ha per lui molte imperfezioni, solo ora capisce che in fondo non sia sbagliato coprirsi, proprio per non fare vedere agli altri i suoi difetti, non potrà mai essere uno yahoo. Poche somiglianze nel modo di governare il proprio paese, nell’apprendimento, nelle manifatture e nelle arti. Le femmine sono in comune, qualche coquette anche in terra yahoo.

Cibo preferito: coniglio selvatico. Nuotano fin da piccoli, le femmine yahoo sono amanti sfrenate. Un giorno Gulliver fa il bagno nel fiume e viene adocchiato da un’esemplare rossa – la più focosa tra le specie – che non si trattiene da seguirlo in acqua, Gulliver fa in tempo a scappare, scandalizzato dall’iniziativa femminile e profondamente turbato.

Nel suo lungo soggiorno tra gli yahoo ha anche modo di assistere a uno dei loro convegni quadriennali, il tema è significativo: gli yahoo devono sparire dalla faccia della terra o no?

Al capo torna in mente il discorso di Gulliver sull’uso della castrazione..una novità da quelle parti. Incoraggiano anche la diffusione di altri animali tra cui gli asini. Sono abituati a gareggiare tra loro, festeggiano dedicandosi delle poesie.

Non conoscono altre letterature ma sono abili poeti, celebrano il valore dell’amicizia. Non hanno paura della morte e annunciano l’evento con una semplice espressione, “ritirarsi dalla prima madre”. Vivono fino a 70-75 anni, raramente arrivano agli 80, e quando stanno per morire, vanno a visitare i loro amici. Non hanno nessuna parola per descrivere il male, ma se accade qualcosa di spiacevole aggiungono alle parole un semplice yahoo, come segno di qualcosa di sbagliato. Ci sarebbe molto altro da dire sui loro usi e costumi, Gulliver ci promette che scriverà un volume a parte su questa specie straordinaria.

Un mattino, a sorpresa, riceve la visita del suo maestro che con grande dispiacere gli comunica che l’Assemblea ha deciso che deve andarsene, che non può continuare a vivere tra gli yahoo. Gulliver sviene all’istante. Non è in grado di nuotare al luogo da cui proviene, ha bisogno di essere aiutato, e in sei settimane  riesce a fabbricare una piccola canoa indiana, fatta con pelle di yahoo. Dopo aver ringraziato gli amici yahoo che lo hanno ospitato, si rimette in viaggio il 15 febbraio del 1715, 9 a.m.. Dalla costa sente il saluto del suo amico cavallo sauro che come Vento nei Capelli urla: “abbi cura di te, dolce yahoo.”

Gulliver vorrebbe già tornare indietro, non è più capace di stare da solo e teme di non riuscire a trovare un punto di riferimento in un mare a lui sconosciuto. Si ricorda che l’ultima volta che si era trovato in difficoltà prima di essere rapito dai pirati era a circa a 10° a sud del Capo di Buona Speranza, per cui decide di sterzare a sud-est direzione Australia. Appena tocca terra non vede anima viva, si nutre di qualche conchiglia e pesce crudo con la paura di accendere un fuoco e attirare l’attenzione dei nativi. Al quinto giorno di esplorazione vede i primi abitanti, un gruppo di donne uomini e bambini completamente nudi. Cerca di nascondersi ma viene fermato, tenta di spiegare che è uno yahoo. Parlano in portoghese. Viene portato a bordo di una nave dal Capitano Pedro de Mendez a cui racconta nuovamente parte della sua storia. Arrivano a Lisbona il 5 novembre del 1715. Gulliver ha ormai paura a stare con altri umani, dopo dieci giorni il Capitano gli trova un passaggio per l’Inghilterra, e un mese dopo ritorna a Redriff, un luogo che non sente più suo.

Quando la moglie lo abbraccia, prova un tale ribrezzo che sviene. Ci mette un anno a riabituarsi all’odore umano. Il primo acquisto sono due cavalli, gli yahoo gli sono rimasti nel cuore, soprattutto la loro lezione sulla verità, che Gulliver rielabora scomodando Sinone:

Nec si miserum Fortuna Sinonem

Finxit, vanum etiam mendacemque improba finget. (1)

(Chè Fortuna può ben fare che Sinon sia

gramo e misero, ma non giammai che sia bugiardo e vano)

E sulla possibile accusa di aver rivelato troppo a paesi e abitanti a noi sconosciuti, Gulliver si augura che ci sia da temere non un’invasione ma una diversa prospettiva su altri mondi ugualmente credibili. L’orgoglio diventa a questo punto un difetto insopportabile.

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(1) Virgilio, episodio che si riferisce all’inganno di Sinone, trovato dai Troiani sulla spiaggia dice di essere fuggito dai compagni che volevano sacrificarlo agli dei per assicurarsi un ritorno sicuro, più in là il cavallo di Troia, trappola dietro l’angolo.

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Altre letture

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3 pensieri su “#Gulliver #IXpuntata (ultima)

  1. Ieri sera un amico mi ha chiesto che senso avesse il tutto, ossia perché mi occupassi di classici – e anche qui si apre un mondo, perché sono testi che lo sono diventati dopo nel corso del tempo. Se non fosse chiaro, sono rivisitazioni/attraversamenti che dovrebbero invitare alla lettura e/o rilettura, trovando nuove connessioni tra passato e presente, anche perché le traduzioni invecchiano sempre rispetto al testo in lingua originale. In questo caso, per chi non lo sapesse già, c’è un richiamo a un altro grande libro, A confederacy of dunces di John Kennedy Toole, (in italiano Una banda di idioti tradotto da Luciana Bianciardi). Il titolo stesso è un rimando a una citazione di Jonathan Swift:

    « When a true genius appears in the world, you may know him by this sign, that the dunces are all in confederacy against him. »

    « Quando viene al mondo un genio autentico, lo si può riconoscere dal fatto che gli idioti sono tutti coalizzati contro di lui. »

    Thoughts on Various Subjects, Moral and Diverting (Traduzione Wiki)

  2. Certo che dopo varie vicissitudini uni non si riconosce più…é a die poco sconvolgente il ritorno alla quotidianità…
    Non è che scappa nuovamente?

    Grazie
    Gran bella storia
    Una delle poche volte. Ne leggo e seguo un racconto a puntate. E quando accade aspetto che là si pubblichi per intero.
    …. A volte si cambia

    1. Eh vero, a volte non si puo’ piu’ tornare indietro, i veri viaggiatori non sanno mai dove stanno andando, la riflessione e’ possibile solo dopo, un grande classico, buona serata 😊

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