La Primula Rossa – V puntata

Riprendo la lettura della Baronessa Orczy. Ormai è ovvio, che il film ha superato in questo caso il romanzo, ma come ogni cosa iniziata, va completata o abbandonata al suo destino, ” i vecchi muri di mattoni rossi hanno un aspetto estremamente pittoresco” (p. 111)…poi arriva un “perdinci” e sono tentata a chiudere il libro ma resisto. Marito e moglie, sono finalmente soli, il paesaggio illuminato da una luna malinconica, la casa tutta per loro se ci fosse l’amore di un tempo ma sono arrivati al punto che ogni frase innesca una polemica senza fine e rancori mai dimenticati. Sir Percy non le ha perdonato la denuncia dei nobili St Cyr e la fine sotto la ghigliottina. Il passato ritorna, l’affetto un po’ troppo morboso per il fratello Armand, ingiustamente punito da St Cyr, frustato pubblicamente per aver osato scrivere una lettera alla figlia del nobile classista, la rivoluzione francese alle porte, e ora la paura che ancora una volta Armand possa trovarsi nei guai. Marguerite vorrebbe che lui la rincuorasse, Sir Percy vorrebbe che lei gli chiedesse scusa e gli raccontasse la verità. Nessuno dei due fa niente, ora che Marguerite Blackeney sia la “donna più intelligente di Europa” a detta della Baronessa, solleva qualche dubbio, seguendo il suo istinto sente che il marito le nasconde qualcosa. Sulla soglia della porta trova una lettera del “tardone” Sir Blackeney che la informa di dover andare via per una settimana nel Nord senza nessun’altra spiegazione. Corre a cercarlo, e scopre che il viaggio è legato a suo fratello Armand, la liquida freddamente e non aggiunge altro. La mattina, con grande sorpresa, la servitù la informa che il cavallo era stato mandato indietro da solo, e che Sir Percy si era imbarcato sul Daydream…A fare che? E con chi?

Tempo di indagare nel rifugio segreto del marito, proprio come la moglie di Barbablù. Nella stanza trova un ritratto della madre, bellissima e morta troppo giovane. La scrivania piena di carte. Nessuno riusciva a capire come fosse in grado di amministrare l’enorme ricchezza ereditata dal padre. Alle pareti solo carte geografiche con la costa settentrionale della Francia e una mappa di Parigi. Per paura di essere sorpresa dal servitore Frank, decide di andarsene ma proprio vicino alla porta di uscita, urta il piede con un oggetto a terra, lo raccoglie, è un anello con uno strano sigillo, un fiorellino a forma di stella.

Lascia la stanza e si rifugia in giardino, non sa cosa pensare. Mentre sta seduta sotto un albero a fissare la forma dell’anello, viene sorpresa dalla visita di una sua ex compagna di scuola, Suzanne, in ansia per il padre che dovrebbe arrivare dalla Francia e di cui non si hanno notizie. Marguerite ha altri pensieri: Armand, le minacce di Chauvelin, il mistero di quel viaggio del marito e ora pure l’anello con il sigillo. A questo punto è tutto chiaro, Sir Percy Blackney ha recitato bene la sua parte. Nel frattempo arriva una lettera da Londra, è la stessa lettera che Chauvelin le ha fatto vedere per incastrare il fratello. Guai in vista. Marguerite si prepara a partire per Londra e avvisare Sir Andrew Ffoulkes che Chauvelin è sulle tracce di Primula Rossa. Primula Rossa sa di essere seguito o no?

TO BE CONTINUED..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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