Questioni di feeling o di fili…

Strane associazioni della mente: ieri mi è capitato di leggere online alcune traduzioni dal latino, l’incipit della prima ecloga delle Bucoliche di Virgilio. I versi che iniziano con:

Tityre, tu patulae recubans sub tegmine fagi

silvestrem tenui musam meditaris avena;

nos patriae fines et dulcia linquimus arva;

nos patriam fugimus: tu, Tityre, lentus in umbra

formosam resonare doces Amaryllida silvas.

 

Queste sono le versioni che ho trovato:

 

O Titiro, tu sdraiandoti sotto l’ombra di un ampio faggio

canti un canto silvestre con il flauto sottile:

noi lasciamo i confini della patria e i dolci campi.

Noi fuggiamo la patria: tu, o Titiro, tranquillo all’ombra

insegni ai boschi a risuonare della bella Amarillide.

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O Titiro, tu sdraiato sotto l’ombra di un grande faggio,

mediti un canto silvestre sull’esile flauto,

noi invece lasciamo il territorio della nostra patria e i dolci campi,

noi fuggiamo dalla nostra patria, mentre tu, o Titiro, mollemente adagiato all’ombra,

insegni alle foreste a far risuonare il nome della bella Amarillide.

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Senza vocativo…

 

Titiro, tu riposandoti all’ombra di un ampio faggio

componi con un esile zufolo una poesia silvestre;

noi lasciamo i confini della patria ed i dolci campi,

noi fuggiamo esuli dalla patria: tu, Titiro, placido all’ombra,

insegni ai boschi a riecheggiare del nome della bella Amarillide.

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Titiro, tu riposi al riparo di un gran faggio

e intoni un’aria silvestre sulla sottile canna;

noi, la patria terra lasciamo e i dolci campi.

Partiamo esuli, noi, via dal paese; tu giaci all’ombra,

Titiro, e insegni al bosco a risonare il nome di Amarìlli.

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Uhm…alla fine la traduzione cristallina pubblicata dalla Cambridge University Press

 

Tityrus, you lying there beneath the shade of a spreading beech

practising your woodland music on a slender pipe, we are leaving

the boundaries of our country and our sweet fields. We are being

exiled from our country, while you, Tityrus, at your ease in the shade,

teach the woods to re-echo the name of beautiful Amaryllis.


La traduco e il cerchio si chiude…


Titiro, sei lì disteso all’ombra di un grande faggio

Provi la musica dei boschi con un esile flauto,

noi lasciamo i confini della nostra patria e i dolci campi,

esiliati dalla nostra patria, mentre tu, Titiro, comodo all’ombra,

insegni ai boschi a riecheggiare il nome della bella Amarillide.

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