‘I don’t really like reading anything. I don’t think reading is an experience.’
‘But what about people reading you? Isn’t that an experience?’ Jenny felt horrible as she used the word.
‘I don’t really care about reading me, I’m a writer,’ said Vera Selig…
(Difficulties with Girls, Kingsley Amis, 1988)
Oggi vi propongo una poesia di Kingsley Amis (1922-1995), romanziere inglese, poeta, critico, e insegnante di letteratura, padre dello scrittore Martin Amis.
Amis è stato associato erroneamente con la corrente letteraria degli “Angry young men” – i giovani arrabbiati, tra cui spiccano John Braine, John Waine, Arnold Wesker, il cui nome era ispirato dalla pièce teatrale di John Osborne Ricorda con Rabbia del 1956 – anche se lui ha sempre negato qualsiasi connessione. Laureato a Londra e poi al St John’s College di Oxford, ha fatto parte del partito laburista. Ha aderito al gruppo letterario “The movement” insieme a Philip Larkin, Robert Conquest, Elizabeth Jennings, un movimento anti-romantico che voleva promuovere l’uso di una forma linguistica semplice.
Ha pubblicato sei raccolte di poesie, ha curato una collana di fantascienza, amante di storie di spionaggio, ha scritto anche un saggio su James Bond, The James Bond Dossier (1965), e un romanzo ispirato alla spia resa celebre da Ian Fleming, Colonel Sun (1968). Rinomata la sua passione per il bere, con una trilogia di scritti dedicati al tema[1], ha vinto il Bookers Prize con il romanzo The Old Devils (Vecchi Diavoli, 1986), adattato anche dalla BBC, considerato dal figlio il lavoro migliore del padre.
Something nasty in the bookshop assomiglia più a una pagina di diario, una confessione sulle emozioni, mentre osserva alcuni scaffali in una libreria; un momento di lucidità nel caos dei pensieri, un’analisi sugli stereotipi dei comportamenti umani affrontata con controllato distacco e ironia.
Qualcosa di spiacevole in libreria
Tra il Giardinaggio e i libri di Cucina
Si trova un piccolo scaffale sulla Poesia;
Dell’Ineguagliato Donne, si offre
un’esile antologia.
Critico, e con nient’altro da fare,
Scruto la pagina con l’indice,
Sollevato di trovare che i nomi sono prevalentemente nuovi;
Nessuno della mia età.
Come tutti gli stranieri, dividono per sesso:
Paesaggio vicino a Parma
Interessa a un uomo, così come Il Doppio Vortice,
Così anche Rilke e Buddha.
“Viaggio, tu vedi.” “Penso” e “So leggere”
Sembrano dire questi titoli;
Ma Ti ricordo, L’Amore è il mio Credo.
Poesia per J.,
La scelta delle signore, scontenta il mio borbottare
Per qualche secondo;
Da qualche parte in questo (o in qualsiasi) altro argomento
Mi attira la morale.
I poeti dovrebbero gonfiare manualmente il cuore umano
O metterlo a terra?
L’amore di un uomo nella vita di un uomo è una cosa a parte.
Le ragazze non sono così.
Noi uomini soppesiamo bene l’amore; le nostre cose
Non possono procedere senza.
Le donne non sembra che pensino che basti:
Devono scriverci sopra.
E il modo orribile in cui le loro poesie le espongano
Non le colpisce proprio.
Le donne sono davvero più brave degli uomini:
Non ci si stupisce perché ci piacciano.
Mentre ne discutiamo, sappiamo dimenticare quelle volte
In cui stavamo svegli a notte fonda
Pieni zeppi d’amore, intasati di pensieri brillanti, nomi, rime,
E non riuscivamo a scrivere.
——————————————————————————————–
Something nasty in the library
Between the Gardening and the Cookery
Comes the brief Poetry shelf;
By the Nonesuch Donne, a thin anthology
Offers itself.
Critical, and with nothing else to do,
I scan the Contents page,
Relieved to find the names are mostly new;
No one my age.
Like all strangers, they divide by sex:
Landscape Near Parma
Interests a man, so does The Double Vortex,
So does Rilke and Buddha.
“I travel, you see”, “I think” and “I can read”
These titles seem to say;
But I Remember You, Love is my Creed,
Poem for J.,
The ladies’ choice, discountenance my patter
For several seconds;
From somewhere in this (as in any) matter
A moral beckons.
Should poets bicycle-pump the human heart
Or squash it flat?
Man’s love is of man’s life a thing apart;
Girls aren’t like that.
We men have got love well weighed up; our stuff
Can get by without it.
Women don’t seem to think that’s good enough;
They write about it.
And the awful way their poems lay them open
Just doesn’t strike them.
Women are really much nicer than men:
No wonder we like them.
Deciding this, we can forget those times
We stayed up half the night
Chock-full of love, crammed with bright thoughts, names, rhymes,
And couldn’t write.
[1] On Drink (1972), How’s Your Glass? (1984), Everyday Drinking (1983).