“Anche le pulci hanno la tosse.”
Anonimo
Ho sempre pensato che il genere erotico possa facilmente sconfinare nel grottesco, a cominciare dalle foto nei profili in rete, bocche eccessivamente carnose, rossetto rigorosamente rosso e capelli arruffati, giusto per dare l’idea di aver passato una notte selvaggia. Alcune declamano versi confusi. Altre ritornano bambine, codini, calzettoni, orsetti ovunque e sguardo malizioso, Miss H. Minx troneggia su youtube vestita da gattina, dà lezioni di giapponese che nessuno è in grado di contraddire ipnotizzato dalle tette esplosive……
Il porno è un mondo a sé, e quindi lì ognuno trova quello che cerca, più o meno. E così vale anche per le letture erotiche, tra i classici, tutti fingono di aver letto il Kamasutra, che cita nove possibili unioni tra uomini e donne, tre uguali e sei diseguali, la donna giumenta è meglio che si tenga alla larga dall’uomo lepre, che starebbe meglio con una cerbiatta. E tutte le volte che provi a smentire la saggezza antica te ne penti.
Di diversa opinione era Rétif de la Bretonne, che nel suo Anti-Justine ovvero Le Delizie dell’Amore, in risposta al tanto vituperato e imitato Marchese de Sade, metteva insieme cani e porci, un “Erotikon audace ma non crudele”, così lo definiva lui. Sia lui che il Marchese scrivevano dal carcere, e il pensiero torna all’italico Pellico che in prigione per distrarsi componeva tragedie.
Il Delta di Venere, di Anaïs Nin, almeno una volta, era una delle prime letture erotiche un po’ ricercate, al punto che quasi tutte, dopo averlo letto, per un periodo cambiavamo look vestendoci come dive del cinema, una moda che durava una settimana perché richiedeva troppa dedizione, e delle calze rimanevano brandelli. Ora ci rifilano come “novità” le ambientazioni vampiresche, o pseudo settecentesche, o le confessioni da diario, tutte ovviamente spacciate per biografie autentiche, vite da escort, e già la parola mi mette tristezza perché ricorda il nome di una macchina, che finiscono con un’ulteriore dimostrazione di bassezza umana: il ricatto.
Glissiamo allora dolcemente verso altri orizzonti…
Glissiamo, si…meglio….