Doctor Faustus: VI Parte

Siamo arrivati al Carnevale del 1914, Serenus “festeggia” con un brio tutto suo, più è contento, più si dilunga nei particolari, un atto di generosità alla vita dal punto di vista di un pedante sovraeccitato, del resto, sta per scoppiare la prima guerra mondiale e ci saranno altri episodi spiacevoli su cui soffermarsi. Serenus passa il suo tempo nel circolo dell’eccentrica vedova Rodde a Monaco, la figlia Clarissa ha trovato nel teatro una via di fuga dalla madre, pur non avendo un grande talento, lascia Monaco e accetta un contratto da principiante in una compagnia teatrale, Ines invece, ha un nuovo corteggiatore, un noioso professore di estetica e di storia dell’arte al Politecnico, Helmut Institoris, occhi chiari, capelli biondicci, fisico trascurabile. Il professore, di costituzione delicata, soffre di frequenti attacchi di angoscia, è ospite fisso di un sanatorio per ricchi a Merano. Attratto dalle condizioni patrizie di Ines, figlia di un senatore, con cui ha vagliato a fondo la possibilità di un matrimonio, socialmente propizio per entrambi. Serenus, non è mai stato così deciso nelle sue riflessioni, da subito vede nell’unione la ricetta dell’infelicità. Helmut, poco virile e studioso della passionalità rinascimentale italiana, Ines, di una bellezza malinconica, sufficientemente educata ma intristita da troppe paure, schiacciata da un moralismo pessimistico senza speranza. Intuisce nell’amico Rudi Schwerdtfeger, musicista gaudente che passa da un flirt all’altro, una attrazione maggiore, assiste pure a una litigata storica tra i due rivali, una discussione interminabile sul concetto di merito – su cui non mi soffermo quanto Serenus – Rudi è appoggiato da Ines, Helmut è doppiamente seccato, si lancia in un’apologia dell’istinto giusto per contraddirlo, e alla fine restano nemici come prima. Serenus, si è conquistato il ruolo di consigliere emotivo delle due sorelle, capisce l’esuberanza di Clarissa, e il carattere più spigoloso di Ines, amante della poesia come lui. È convinto che Ines si sia innamorata di Rudi, solo dopo aver capito la mediocrità del futuro marito; durante una partita a scacchi confida i suoi timori ad Adrian, che assorto a muovere una pedina, lo sorprende con una battuta fulminante: “stia attento a cavarsela senza danno!”-

Nell’Agosto del 1914 la guerra è già scoppiata, Serenus si affretta a salutare tutti per raggiungere il suo reggimento in Turingia, è l’unico a partire, Rudi viene esentato perché privo di un rene, Adrian vive ormai da tempo isolato nella sua residenza in campagna, totalmente estraneo agli affari del mondo. Serenus, all’inizio sente che è un suo dovere dare il suo contributo alla causa tedesca, crede nell’espansione mondiale, è arrivato il momento di dimostrare che la Germania ha un suo destino da compiere. Ben presto si rende conto, che tutte le sue aspettative devono arrendersi a una realtà brutale, sempre presente la scena straziante di una donna francese che accerchiata da soldati tedeschi davanti a un intero villaggio in fiamme urla a squarciagola tutto il suo dolore, “sono l’ultima”, e li maledice piangendo…e l’unica cosa che riescono a fare è continuare a eseguire gli ordini. Rimane operativo un anno, e poi viene rimandato a casa con la croce di ferro e il tifo.

Al rientro il suo primo pensiero è andare a trovare Adrian, che nel frattempo è stato raggiunto dall’amico traduttore, in marina per un anno e poi rilasciato. Per rompere il ghiaccio parlano della sorella di Adrian, Ursula, che vive felice in campagna, e ha messo su famiglia, poi l’anglista Rüdiger critica la posizione della Germania contro l’Inghilterra, l’atmosfera si fa tesa, Rüdiger si mette a fare la parodia di un entusiasmo patriottico troppo acceso, e Serenus, sempre più stizzito si fa distrarre dai libri che Adrian ha sul tavolo, gli immancabili sonetti di Shakespeare, con altre tre commedie, Molto rumore per nulla, Come vi piace, e I due gentiluomini di Verona. È evidente che Adrian sta componendo qualcosa, era stato scritturato per alcune rappresentazioni all’estero dei Canti del BrentanoLe Meraviglie dell’universo, poi annullate dagli sviluppi bellici. Serenus ricorda ancora lo sguardo, triste e fisso di Adrian, prima del suo commiato. “Ci andate voi, invece di me”, aveva esclamato con tono glaciale, con quei suoi occhi azzurri come un mare distante.

A Pfeiffering Adrian è accudito da due donne sposate, una maestra di pianoforte, Meta Nackedey, e un’ebrea, proprietaria di un salumificio, Kunigunde Rosenthal, che, entusiaste del suo talento e delle sue opere, fanno a gara per non fargli mancare nulla.

Serenus riconosce a Rüdiger Schildknapp, anche se gli costa ammetterlo, l’abilità nel saper intrattenere Adrian con storie interessanti. È lui che gli fa apprezzare la ricchezza di alcuni miti romantici del medio evo, secondo la traduzione dal latino della più antica raccolta di fiabe e leggende, i Gesta.

Quando vede Adrian ridere di gusto per il racconto dell’empia astuzia della vecchia, di derivazione boccaccesca, in cui si favorisce una passione proibita con l’inganno, gli è persino grato per essere leggero come lui non riesce a essere. In questo periodo Adrian infatti sta rielaborando una drammatizzazione di un’altra storia, Della nascita del Beato Papa Gregorio, una sorta di parodia messa in scena con marionette. Serenus non approva questa deriva troppo popolare, per lui l’arte deve mantenere un aspetto più spirituale, slegato dalla comunità, e dalla società, e per quanto non favorevole, accetta la nuova svolta come promessa di qualcosa in nuce che sta per nascere…dubbioso ma fiducioso nelle qualità sorprendenti dell’amico.

Dal modo invece in cui si dilunga sulle vicissitudini delle sorelle Rodde, si capisce che Serenus ha un interesse per Ines che va oltre la semplice amicizia, ma è già rassegnato al suo ruolo di spettatore, si limita ad ascoltare i suoi sfoghi. Ines si è sposata con il professore, da cui ha avuto tre figlie, la madre, ha lasciato il suo appartamento di Monaco per ritirarsi in campagna, vicino alla casa di Adrian. Come già annunciato dalle tristi premesse, il matrimonio non funziona, Ines si strugge per i brevi momenti di svago con Rudi Schwerdtfeger, la relazione è nota ufficiosamente a tutti, forse persino al marito ottuso, quando confessa a Serenus di aver paura di essere abbandonata, lui fa sua la sentenza di Adrian: “stia attento di cavarsela senza danno!”-

Les jeux sont faits!

TO BE CONTINUED…alla prossima puntata…

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2 pensieri su “Doctor Faustus: VI Parte

    1. Eh beh Adrian come artista eccentrico attira l’attenzione…Serenus – l’alter ego di Thomas Mann – dovrebbe rappresentare il lato razionale, e più socialmente accettato del “folle” Adrian, però è anche vero che questa presenza invasiva traduce in fondo una fame di vita creativa e artistica che lui non ha…

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