C’è poco da fare, i robot saranno nostri rivali, costano meno e sono in grado di svolgere tutte le mansioni umane, se non tutte, la maggior parte, che lo si voglia o no; è bene attivarsi per inventarsi un nuovo lavoro.
Ora nei film di fantascienza ci hanno già avvertito da tempo, i presagi non erano per nulla buoni, quasi tutti dopo un breve periodo di perfetto funzionamento impazzivano ribellandosi alla loro condizione di efficiente macchine da lavoro o si umanizzavano prendendo però i lati più tirannici dei rivali umanoidi, delle autentiche macchine da guerra. C’è sempre qualche entusiasta che vede droni come manne che ci verranno in soccorso per aiutarci a vivere meglio. Sarà, ma la meta, almeno in Italia sembra ancora lontana, i centralini robotici non capiscono ancora la voce umana, il sistema automatizzato di Amazon dovrebbe dare qualche consiglio sulla consegna dei bagagli agli aeroporti italiani, nastri trasportatori che girano a vuoto. Ci rassicurano che presto gli artigli metallici onniscienti saranno ovunque.
Alcuni suonano da tempo, ora i risultati sono quelli che sono, in questo settore c’è ampio margine di miglioramento: un netto peggioramento dai mitici “Robots” del 1977 dei Kraftwerk al “rock and roll robot” del 1981 di Alberto Camerini: “io ti amo, io ti voglio io ti cerco rock and roll robot”…c’è questo tipo strano di Alberto Camerini che fa quasi tenerezza a distanza di trentacinque anni. Dopo molte insalate di cibernetica, passaggi obbligati dal beat elettronico al rock sincopato dei Daft Punk, alle melodie meccaniche di Bjork che ci spiegano il senso di un amore universale avvolto in un loop meccanico, Damon Albarn sentenzia we’re everyday robots on our phones in the process of going home – siamo robot comuni attaccati ai telefoni mentre torniamo a casa -, tutti intenti a sbirciare sui nostri ipad il mondo che ci attraversa.
Lunga vita al moog!
Mancava Barney e company
Già, proprio così almeno non si “distraggono con i cellulari”…parole che sento da un pò di tempo a questa parte….
ciao
.marta
Fossero solo i cellulari..le personalità multiple sono più pericolose..