#Sanremdipity

“Shock the monkey” cantava Peter Gabriel prendendo una schienata pazzesca contro il palco del Festival di Sanremo tre decadi fa, al 67esimo Festival la scimmia è tornata fra noi, sa usare il genitivo sassone, balla con disinvoltura alla faccia del teutonico Sven Otten, e il suo pezzo è già un tormentone.

Eh sì anche quest’anno ho seguito fino alla fine la maratona sanremese. “Eh il tempo passa”- ammette Valeria Mazza nella pubblicità della Clinians.

Le canzoni che mi piacevano di più sono state eliminate – ma questo è un classico del Festival – giovani, meno giovani ed esordienti sono stati stroncati dal televoto e dalla giuria demoscopica che nessuno ha ancora capito come funzioni. Così mentre Mina continuava a gorgheggiare “Tim tim tim” negli spot sanremesi coreografati da Sven, la gara a colpi di televoto ha fatto fuori Ron, Al Bano, Gigi D’Alessio e Giusy Ferreri.

Che cosa resterà di questa grande abbuffata sonora? Un silenzio maldestro e molte canzoni piene di promesse:

Cambia le tue stelle

se ci provi riuscirai

E ricorda che l’amore non colpisce in faccia mai

Potessi avere io le ali e scavalcare il ciel0

Volare oltre l’universo E arrivare dove niente è più lo stesso

Vorrei farti vedere il viso mio com’è cambiato

Se fuori piove e l’illusione che ancora qualcosa si muove

Che cosa resta della notte un temporale che si abbatte sulle infinite vie

In questo traffico di sguardi senza meta

In quei sorrisi spenti per la strada

Quante volte condanniamo questa vita

Illudendoci d’averla già capita

La mia vita è una candela

Brucerà lasciando cera

È la scena di un romanzo

Che non so come finirà

Ma tu cammina, cammina, accumula strade lasciando che tutto si muova

Fatti bella per te, per te, per te!

Namasté. Alé!

§

(Ermal Meta, Gigi D’Alessio, Giusy Ferreri, Fiorella Mannoia, Ron, Maldestro, Paola Turci, Francesco Gabbani)

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