Instant-scripts #Zero

©Branoalcollo

Chi scrive di Mediterraneo o ci naviga ha delle ragioni personali per farlo

Predrag Matvejevic

@Corrieredellasera

La prima legge dell’ecologia: ogni cosa è connessa con qualsiasi altra

Aiutami a far luce, poiché tutto è confuso – e non c’è ordine, in questo tumulto. Le cose fondamentali paiono adesso irrilevanti, quelle irrilevanti decisive. I miei ricordi sono in disordine, perché la memoria opera, come ho operato io. La memoria scalpita, crepita e incessantemente rettifica, e inventa, e migliora, e adesso non so più cosa davvero ho fatto, che cosa mi fu detto e cosa taciuto, che cosa è stato e cosa non accadde mai – perché alla fine il tempo tutto ha limato e tutto ha ricomposto.

La lunga attesa dell’Angelo, Melania Mazzucco

Ogni volta che tentiamo di fermare Venezia in una definizione, la città inciampa nei suoi enigmi

Tra gli ospiti illustri di una Venezia ormai lontana, l’umanista Francesco Petrarca, che aveva fatto un accordo con la Repubblica per avere un vitalizio e un palazzo che ospitasse la sua enorme biblioteca di codici – che secondo il suo volere non doveva mai essere divisa. La promessa venne mantenuta in parte. Lo studioso, minato dalla paura della peste, si ritirò in territorio padovano, ad Arquà, circondato dai suoi amati libri. Alla sua morte, gran parte della sua collezione andò dispersa.

Da rileggere il suo epistolario che raccoglie una miscellanea di scritti personali e riflessioni filosofiche sui grandi pensatori del passato. Rileggendo Sant’Agostino, fu colpito da questa frase:

“E gli uomini se ne vanno ad ammirare gli alti monti e i grandi flutti del mare e i larghi letti dei fiumi e l’immensità dell’oceano e il corso delle stelle; e trascurano se stessi”. Stupii lo confesso; e detto a mio fratello, il quale desiderava ascoltare ancora, che non mi disturbasse, chiusi il libro, adirato contro me stesso per quella mia ammirazione delle cose terrene, quando da un pezzo avrei dovuto imparare anche dai filosofi pagani che niente è degno di ammirazione fuorché l’anima, per la quale nulla è troppo grande.”

(Trad. dal latino di P. G. Ricci, Epistole, Francesco Petrarca)

Le storie continuano…#instant-scripts #Branoalcollo

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