Back to the Past

Nineteen minutes past 11 o'clock
11.19 a.m. Presso la mia dimora

 

 

 

 

 

 

 

Carissimi,

con rinnovata energia eccomi pronta a una sfida novella, l’appuntamento settimanale con qualche riflessione sparsa per allietare questi giorni di pioggia di un Aprile novembrino. La primavera che tarda ad arrivare mi ha fatto rammentare i versi mirabili di Hafez:

Oh Rosa,

ti ho cercata

tra tutte le rose,

Ma non ti ho trovata.

Ho patito, ho gridato, ho urlato,

Girovagato

Da una terra a un’altra

Nell’immensità.

Alla fine ti ho trovata,

Quieta, addormentata

Nel mio cuore.

 

Che meraviglia! E che conforto offre la poesia!

Recentemente mi sono messa a rileggere un nostro poeta italiano, il vicentino Giacomo Zanella, che sentitamente ringrazio per la capacità di rendere delicati persino i pensieri più cupi.

Da Astichello, un umile saggio filosofico in versi:

XVII

Tra le chiome de’ pioppi entro la stanza

Lampeggia il sole, e d’ombre irrequiete

Con tremolo riverbero una danza

Disegna sul candor della parete.

 

Tal d’infiammata giovanil speranza

Ne’ recessi dell’anima una rete

M’ordia di rosee larve! Or sol m’avanza

Il pensier che i fuggiti estri ripete

 

Melanconicamente; e non è poco

Il suo stupor, se dopo sparsi al vento

Tanti sogni superbi e tanto foco

 

Di poesia dagl’anni inerti spento,

Volontario romito in questo loco

Fra pochi arbori e fiori vivo contento.

 

2 pensieri su “Back to the Past

  1. Carla!….la poesia di Hafez è stupenda….davvero una chicca… grazie.

    Zanella non lo conoscevo. Non che ora lo conosca bene…solo una poesia non credo sia sufficiente per questo…però almeno posso approfondire…

    Grazie Carla e buona settimana
    .marta

    1. Ciao Marta, buona settimana anche a te…Zanella è un poeta locale, lievemente retorico, che nelle antologie rientra tra i minori, secondo me a ragione…ti aspetto a Venezia mercoledì su Cartaresistente…

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