Iniziativa lodevole, ne parlo volentieri perché per quanto inondati da brutte notizie, qualcosa di piacevole accade: la prima domenica del mese gran parte dei musei italiani offrono l’ingresso gratuito, anche a Venezia, che mi sembra uno scoop.
Era dagli anni del Fox trot che non andavo a Ca’ D’Oro, palazzo meraviglioso gotico sul Canal Grande, che ha una straordinaria collezione di quadri appartenuti al Barone Giorgio Franchetti (1865-1927) che poi sono stati amorevolmente donati allo stato. Il posto già di per sé merita, una corte interna con mosaici, e opere famosissime, tra cui il San Sebastiano di Andrea Mantegna, il Ritratto di Marcello Durazzo di Van Dyck, le vedute di Guardi e Venere allo specchio di Tiziano. Così giusto per iniziare in allegria, mescolati a dipinti fiamminghi, paesaggi con satiri, Madonne addolorate, sorridenti e pacate, arazzi giganteschi, statue in alabastro, arabeschi dorati, medaglie, bronzetti, busti distribuiti su tre piani, arredamenti con pavimenti veneziani e scale intarsiate lignee.
All’interno una mostra di bijoux dal titolo che è tutto un programma divine, i gioielli fantasia di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, dagli anni Trenta agli anni Settanta del Novecento, alcuni portati dalle dive del cinema – l’uso delle spille personalmente ancora mi sfugge, ma per chi ama il genere ce ne sono di tutti i tipi.
Ho passeggiato piacevolmente nelle sale, insieme a centinaia di persone che non urlavano, nessuno mi ha pestato i piedi, tutti semplicemente incantati dall’arte. Non ci siamo scambiati il segno di pace ma siamo usciti con un sorriso beato sulle labbra galoppando felici verso Piazzale Roma.
Quel lampadario è stupendo….
ma è tutto straordinario!
grazie
un saluto 🙂
de nada, un piacere ciao miao
Che meraviglia… un mondo d’arte e le persone che non urlano… un paradiso in terra!