Dopo poche pagine, la traduzione italiana rende la prosa eccessivamente pomposa, a parte un uso spropositato di “perdinci”, “nasini” e diminutivi vari, atterriamo nel pianeta del Riposo del Pescatore, una locanda/taverna, gestita dall’oste Jellyband e dalla figlia/schiava Sally, che non deve dare troppa confidenza ai pescatori locali perché il padre la vorrebbe sposata con qualche riccone di campagna. Qui, nella pulitissima taverna, aggraziata da geranei scarlatti e consolida azzurra, l’allegra brigata tra un boccale di birra e un altro sta aspettando per cena una manciata di nobili aristocratici scampati alla ghigliottina. Per ammazzare il tempo si parla di politica, “i francesi mangiarane”, “è tutto un magna magna”, “non ci sono più i raccolti di una volta”, e siamo nel 1792.
La prima sorpresa arriva dalla contessa di Tournay, la prima aristocratica messa in salvo dalla compagnia di Primula Rossa. Afflitta per non aver potuto portare con sé il marito, appena vede la moglie di Sir Percy, tutto il suo dolore lascia spazio al disprezzo. Non può perdonare Marguerite St Just, una sua ex compagna di scuola, una ex attrice, sorella di un noto repubblicano, per aver denunciato il marito e messo in pericolo la loro vita. Marguerite, da attrice consumata, fa finta di nulla, maschera il suo disagio con un sorriso beffardo che non arriva a destinazione. La contessa di Tournay le volta le spalle e lascia la stanza. I parenti sono mortificati. Il resto della compagnia fa finta di niente, che è meglio.
Sir Percy Blackeney entra in scena, e cerca di mettere tutti a loro agio. Un uomo sulla trentina, in carne, ben vestito, che ora si può finalmente rilassare prima di ripartire con il vascello Day Dream (Sogno a Occhi Aperti) alla ricerca di nuovi aristocratici da salvare.
Perché lo fa?
Per sport – è la spiegazione di circostanza ma ovviamente c’è dell’altro.
Da come la moglie lo accoglie si capisce che Sir Percy Blackeney non è più considerato come una volta. Nella vita di tutti giorni un ricco aristocratico viziato, piuttosto noioso, con l’asso nella manica di una maschera insolita di salvatore.
Perché l’attrice francese, corteggiata, bella, giovane e intelligente, repubblicana, abbia scelto di lasciare i salotti parigini per vivere nella campagna inglese con un Elegantone che ora chiama “stolto”, lo scopriremo con calma.
Ora è tempo di un nuovo addio, il fratello Armand deve ritornare in Francia, Marguerite ha paura, teme di non rivederlo più, non è il caso di dimostrarglielo, l’abbraccia e basta.
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